Venerdi 25 Giugno la CGIL indice uno sciopero generale di 8 ore per protestare contro la manovra ingiusta, iniqua e pericolosa varata dal Governo. La maggioranza prima ha negato la crisi, ora affronta l’emergenza economica nel peggiore dei modi: senza equità e con provvedimenti che deprimono ancora di più l’economia. Da tempo sarebbe stato necessario favorire la crescita, sostenere un piano per il lavoro, chiedere a tutte e a tutti di contribuire a partire dai redditi più alti, dai grandi patrimoni e dalle imprese.
Il Governo ha scelto di colpire solo i lavoratori e le lavoratrici, pubblici e privati, i precari, le pensionate e i pensionati:
- blocca i contratti pubblici, anche quelli già rinnovati, e gli scatti di anzianità nella scuola;
- taglia i trasferimenti alle Regioni e ai Comuni: meno risorse per lo sviluppo, meno prestazioni e servizi sociali, più costi per anziani, pensionati e fasce deboli;
- ferma per un anno la pensione per tutti i lavoratori e tutte le lavoratrici e riduce la salvaguardia per coloro che sono in mobilità;
- chiude il 40% degli enti di ricerca;
- congela il turnover e licenzia la metà dei precari in tutta la pubblica amministrazione accanto al blocco della contrattazione di secondo livello e all’anticipo del pensionamento a 65 anni delle lavoratrici pubbliche.
La CGIL ritiene che le priorità e gli obiettivi siano altri, in particolare:
- lotta all’evasione fiscale, che oggi ammonta a 120 miliardi di euro all’anno, e avvio della riforma fiscale abbassando la tassazione sui redditi da lavoro dipendente e sulle pensioni;
- tassare rendite e grandi patrimoni;
- definire una nuova politica industriale, del terziario e dei servizi;
- varare un piano per il lavoro a favore, in particolare, dei giovani e delle donne, incentivando le assunzioni a tempo indeterminato e cancellando le tante precarietà presenti nei settori pubblici e privati;
- intervenire sugli sprechi e riformare il settore della conoscenza: in particolare si ritiene urgente avviare un piano formativo investendo nella scuola e nell’università;
- rendere flessibile il patto di stabilità per i comuni virtuosi per avviare i cantieri, in particolare quelli sulle piccole opere.
MANIFESTAZIONE REGIONALE A MILANO
Concentramento ore 9.00 Bastioni Porta Venezia
Comizio finale Piazza Duomo
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